Come è ormai tradizione, agosto a Bergamo vuol dire enduro. Sì, il mitico “Enduro di Gorle”, altrimenti detto “Enduro solidale” o “Enduro Alpini”. Nell’ambito della “Sagra degli Alpini”, sabato 20 agosto è andato in scena, presso il centro sportivo di via Roma, il “Mundialito” di enduro, una sfida estiva fra enduristi, che da alcuni anni si sta impreziosendo della partecipazione dei più titolati campioni di enduro nazionali e internazionali.
C’era grande attesa fra gli appassionati delle ruote artigliate. Questa 17^ edizione, infatti, arrivava dopo due anni di pausa forzata, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, ma il mitico Giovanni “Giò” Sala si è fatto in quattro, insieme ai tanti volontari (Moto club Chieve, Off Road Berghem, gruppo alpini di Gorle, Moto club Ponteranica, fans di Giovanni Sala), per offrire una competizione di livello., dove i piloti presenti si sono cimentati nei gruppi enduro, epoca, bicilindrici, quad, mini e mini 125.
Certo, l’imminenza della “Sei Giorni Internazionale” di enduro, in partenza a breve in Francia, ha tolto dalla griglia di partenza numerosi piloti di livello, ma le emozioni non sono mancate, perché il “Mundialito” di enduro è uno degli appuntamenti più apprezzati nel panorama nazionale della specialità: un incontro fra piloti, ma soprattutto fra amici, richiamati a Gorle dal grande Giovanni Sala, sei volte campione del mondo di enduro e padrone di casa (Gorle è il suo paese natale), per una gara dalla chiara valenza benefica. Il ricavato della manifestazione (iscrizioni, offerte e sponsor), infatti, andrà alla missione “Project Feminin” di Atar, in Mauritania, guidata dalla suora cilena Isolina. La missione si occupa di dare vitto e alloggio a ragazze e giovani donne che si trovano in stato di grave necessità, cura la loro formazione scolastica e quella dei figli.
A dominare l’edizione 2022 è stato il seriano di Vertova Manolo Morettini, (Ktm), classe 2001, primo dall’inizio alla fine. Alle sue spalle l’esordiente per l’enduro 2022 e, quindi, per la competizione, il dalminese Yuri Quarti, mentre il terzo gradino del podio è stato occupato dal crossista camuno Marcello Disetti, patron del Team Cello 555, che “alleva” minienduristi.
Nelle altre categorie, vittorie per il vertovese Giovanni Gritti tra i bicilindrici, il milanese Marco Bono tra i mezzi vintage, il bergamasco Andrea Nesi tra i quad, i minienduristi del MC Bergamo Cristiano Busatta tra i mini 125 e Alfredo Buelli tra i mini.
Foto Andrea Vecchi