Evviva i giovani. Complimenti a Davide Soreca (Honda-RedMoto) che si è imposto d’autorità nella classe EJ, e anche ad Andrea Verona (TM)m, che ha centrato una splendida vittoria nella EY 125 2T. Così, è risuonato due volte l’Inno di Mameli nel tardo pomeriggio di sabato 22 aprile, al termine della prima giornata del GP di Spagna, a Puerto Lumbreras, valido come seconda prova del Campionato Mondiale Enduro. Dopo il GP invernale di Finlandia di un mese fa, dominato interamente dai piloti di casa utilizzando pneumatici chiodati per la guida sul ghiaccio e neve, il GP di Spagna su terreno duro, pietraie, mulattiere, sabbia, polvere e asciutto ha dunque visto a pronta rivincita dei piloti della squadra del “Resto del Mondo”.

E ad esaltarsi sono stati soprattutto i nostri due talenti Soreca e Verona. Per il resto, solo qualche buon piazzamento per i piloti italiani, soprattutto per i bergamaschi in gara. Nella classe E2, infatti, Giacomo Redondi (Honda-RedMoto) ha chiuso ottavo, complice alcune cadute, con Deny Philippaers (Beta-Boano) decimo. Nella classe Enduro2, inve, vinta dal giovane spagnolo Josep Garcia (KTM), che ha preceduto l’inglese Jamie McCanney (Yamaha) e il finlandese Eero Remes (TM), settima posizione per Thomas Oldrati (Husqvarna) davanti a Davide Guarneri (Honda-RedMoto). Dodicesima posizione, invece, per Rudy Moroni (KTM) e tredicesima per Gianluca Martini (Suzuki-Valenti). Ritirato Manuel Monni (TM) per un’infiltrazione di sabbia nel filtro.

Secondo round domenica 23 aprile e altre soddisfazioni per i nostri giovani piloti azzurri. Il giorno dopo aver compiuto diciott’anni, infatti, Andrea Verona (TM) si è fatto un altro bel regalo, contrando una nuova vittoria nella classe EY 125 2T, dopo quella di sabato. Davide Soreca (Honda-RedMoto), invece, ha lottato fino all’ultimo per fare sua la prima posizione ottenuta sabato nella EJ, ma alla fine ha dovuto accontentarsi del terzo gradino del podio alle spalle dello scatenato inglese Bradley Freeman (Beta-Boano) e dello svedese Joakim Persson (Yamaha).
Inoltre, nella classe EnduroGP, vittoria di carattere in volata per l’australiano Matthew Phillips (Sherco), davanti all’inglese Steve Holcombe (Beta) e Christophe Nambotin (KTM). Buona settima posizione per il nostro Giacomo Redondi (Honda-RedMoto), malgrado una contusione a un piede rimediata sabato per una caduta nella prova speciale. Bene anche Deny Philippaerts (Beta-Boano), nuovamente decimo. Da sottolineare il ritiro dell’inglese Nathan Watson (KTM) per una tendinite al braccio sinistro, mentre Manuel Monni (TM) ha avuto nuovamente problemi di infiltrazioni di sabbia ed è stato costretto al ritiro come sabato.

La Enduro2 è stata dominata dal due volte iridato finlandese Eero Remes (TM), primo davanti all’inglese Jamie McCanney (Yamaha) e a suo fratello Daniel McCanney (Husqvarna). Ottima settima posizione per Thomas Oldrati (Husqvarna). Ancora dodicesimo Rudy Moroni (KTM), mentre è quattordicesimo Gianluca Martini (Suzuki) e sedicesimo Davide Guarneri (Honda-RedMoto).
Dopo due tappe, ecco come sono in classifica di piloti bergamaschi. Nella classe EnduroGP, sesto posto per Giacomo Redond (53 punti), a 35 punti dal leader Phillips (Aus-Sherco), Nella classe
Enduro2, guidata da Remes (TM) con 95 punti, Thomas Oldrati (Husqvarna) è settimo, con 44 punti.

Così si è espresso Giacomo Redondi (Honda RedMoto World Enduro Team, CRF 450RX Enduro), dopo la gara spagnola: “La prima giornata di gara è stata abbastanza difficile. Domenica è stata decisamente più positiva, perché sono sempre riuscito a mantenere le prime posizioni, dando vita ad un bel confronto diretto con Charlier. Anche i distacchi erano sempre sotto i dieci secondi. Nella penultima speciale, però, ho commesso un errore e ho concluso settimo, a mezzo secondo dal sesto e a tredici secondi da Charlier. Peccato perché poteva essere un quinto posto”.

ec