Una gara convincente per il selvinese Andrea Locatelli nel GP di Spagna, a Jerez de la Frontera, che vale come prova del campionato mondiale MOTO2. Anche stavolta un punticino in classifica, conquistato grazie al 15° posto ottenuto sotto la bandiera a scacchi. E via, se son rose fioriranno. Ovvero, se si continua così, con costanza e continuità, piano piano dagli ultimi gradini della “top 15”, quella che vale i punti mondiali, si potrà salire fino alla “top 10”, che vale la consacrazione del pilota nella categoria intermedia.
L’avevamo detto lo scorso anno, la “middle class” è la classe più impegnativa, ci vuole tempo per ambientarsi, non è come correre nei “serpentoni” della Moto3, magari sfruttando la scia; qui, si corre e bisogna farlo bene, si ha al proprio fianco non piloti alle prime armi, irruenti e a volte prevedibili, qui si trovano vecchi marpioni della categoria, anzi, a volte, gente da MOTOGP, che è sceso di categoria. E’ il Caso di Lowes o di Barbera, con il quale Andrea Locatelli ha dovuto fare i conti domenica per molti giri, innescando lunghe bagarre.
L’avevamo detto l’anno scorso, e l’hanno ribadito i telecronisti, fra cui l’omonimo ex-campione del mondo Roberto Locatelli: dopo un anno di assestamento e un quarto di campionato, ecco una sequenza di risultati che fanno ben sperare. E deve essere così.
Il pilota del Team Italtrans Racing, partito dalla 20^ casella, frutto di una qualifica non certo esaltante, ma neanche da buttare, era già 18° dopo il primo giro. La prima bagarre è con Tetsuta Nagashima tanto da alternarsi più volte di posizione. Poi, al quinto giro sale addirittura in 16^ posizione. E qui trova ad ostacolarlo anche Hector Barbera. Ma al sesto giro cade Fenati, così Locatelli si trova 15°. Evviva. Poi, vuoi per la caduta di Marques, vuoi per vari tira e molla, Locatelli si alterna più volte di posizione, fino a toccare la 13^ posizione. Poi, Barbera innesta la…quarta e fa retrocedere Locatelli in 14^ posizione. Mancano ormai pochi giri, Nagashima ha un sussulto e scappa. Poi, altro tira e molla con Barbera, che proprio all’ultimo giro lo supera e lo relega all’ultimo gradino utile per conquistare un punticino mondiale. E’ 15 sul traguardo. Bene, comunque: 1° in Qatar, 15° in Argentina, 14° in Texas e ora 15° in Spagna.
Un po’ sottotono la gara dell’altro pilota del Team Italtrans Racing, l riccionese Mattia Pasini, che non è mai riuscito ad impensierire i primi, neanche ad andar sotto in qualche curva, accontentandosi questa volta di un quinto posto finale, lui che aveva assaporato la vittoria in Argentina.
A vincere a Jerez è Lorenzo Baldassarri, ed è un altro trionfo italiano nella categoria, il quarto successo tricolore consecutivo dopo quelli di Bagnaia in Qatar e Texas e poi di Pasini, appunto, in Argentina Sul podio di Jerez è terzo Francesco “Pecco” Bagnaia, che consolida così il suo primato in classifica, approfittando anche della caduta di Alex Marquez.
Ventuno anni, marchigiano, Baldassarri era stato secondo in Qatar: adesso sale nel ranking fino alla seconda posizione, a 9 punti da Bagnaia mentre Pasini è ora 4° a 15 lunghezze dal leader torinese.