“Il merito della vita non sta nella quantità dei giorni ma nell’uso che ne facciamo di essi”. Questo scrisse Montaigne e questa può essere la sintesi della motivazione con la quale il Consiglio Direttivo del Motoclub Careter “Imerio Testori” di Nembro ha voluto insignire Mauro Lazzaroni del titolo di presidente “ad honorem” del sodalizio seriano. Mai titolo è stato così appropriato. Quando si parla di Motoclub Careter, infatti, il pensiero corre subito a Mauro Lazzaroni, che per ben 52 anni ha incarnato la storia del motoclub, fin dalla sua fondazione, ricoprendo tanti incarichi al suo interno, e diventando anche per decenni il suo presidente.
Tutto è iniziato il 28 maggio del ’64 (così come si legge nello Statuto firmato davanti al notaio Santo Patanè, di Bergamo). Merito di un gruppo di amici, appassionati di due ruote, che già da qualche mese si ritrovavano al Caffè Centrale, per raccontare ed esaltare le loro gesta motoristiche. Quei fondatori, “pionieri” del MC Careter, rispondono ai nomi di Marino Foini, Pasquale Carrara, Alcide Beretta, Silvio Maffeis, Franco Fissore, Cesare Spiranelli, Alessandro Pezzotta e Giuseppe Pezzotta, compianto presidente, che fu il “timoniere” del MC Careter di Nembro per 26 anni, alternandosi con Luciano Degli Antoni. La sede del motoclub era in via Vittoria 13. Ma, subito, a sostegno dei primi soci, ecco sopraggiungere un gruppo di altri prodi appassionati di motociclismo, che presero per mano il MC Careter, facendogli fare un importante salto di qualità nel mondo delle due ruote, in particolare artigliate: Pietro Gatti, Adriano Rota Nodari, Elio Re, Bruno Piazzalunga e appunto Maurizio Lazzaroni. Sono loro che hanno avviato concretamente l’avventura del MC Careter, portandola ai risultati che oggi tutti conosciamo.
Tante stagioni agonistiche in prima fila, dapprima come sezione del MC Bergamo (dal ’64 al ’73), quindi come motoclub autonomo, il mitico Moto Club Italica Careter, sponsorizzato dall’Italica Assicurazioni (Agenzia di Bergamo), diretta dal N.H. Colonnello Giovanni Moro, vice-presidente vicario del Moto Club.
A coronamento di uno sforzo finanziario e organizzativo non indifferente, si suggellano stagioni di grandi successi. Ma anche tante stagioni in cabina di regia, nell’allestimento e nell’organizzazione di gare di campionato italiano, manifestazioni internazionali, kermesse motociclistiche di varia natura, sia nell’ambito della Federazione Motociclistica Italiana (FMI), sia nell’ambito degli enti di propaganda, come nel caso della Uisp.
Ricco il palmares del MC Careter di Nembro, tanto che può fregiarsi anche di numerosi titoli italiani, e addirittura di un titolo di campione del mondo. Il Moto Club Careter, infatti, risultò primo, come squadra di club, alla “Sei Giorni Internazionale” di Zeltweg, in Austria, nel 1976, valevole come campionato mondiale. Per quello stupendo risultato, al sodalizio seriano venne assegnato il Premio CONI.
Tanti i giovani piloti di allora: Pietro Gatti, Fausto Rota Nodari, Gianni Locatelli, Antonio Piazzalunga, Bruno Ferrari, Pietro Polini, Basilio Bettoschi. E a seguire tanti altri: Alessandro Gritti, Pierluigi Rottigni, Imerio Testori, Gino Perego, Gualtiero Brissoni, Andrea Marinoni, Pierluigi e Attilio Petrogalli, Pietro Caccia, Cludio Oriboni, Giuseppe Signorelli. Ma altri ancora, come Capelli, Mangili, Carrara, Radici, Azzola, Magri, Oldrati, Scandella. Un orgoglio indossare le mitiche maglie giallo-verdi.
Fino agli anni ’90, l’attività del sodalizio si concentra esclusivamente nel settore della moto-regolarità, con qualche partecipazione nel cross.
Nel ’91, per problemi di varia natura, cessa l’attività del Moto Club Italica Careter, che diventa ancora sezione del Moto Club Bergamo. Ma la parentesi è brevissima. Già nel gennaio del ’92, il sodalizio nembrese torna autonomo, e trova la sua sede presso il Bar Roma. Ed è allora che l’impegno di Mauro Lazzaroni aumenta in modo esponenziale. Cambiano gli obiettivi, come pure gli scenari: tanto motocross, ancora enduro, senza dimenticare la moto-velocità (Cecilia Pellicioli e Silvia Vitali) e il trial.
In poco tempo, arrivano i primi successi nel cross, in ambito regionale e italiano, con i vari Madaschi, Tadini, Bassani, Andreoletti, Leidi, Fratus, Guerra, Oberti, Pedrini, Soligo, Lavetti, Cantù, Testa. E tanti altri crossisti ancora. Nel settore trial, invece, vittorie importanti arrivano da Francesco e Manuel Lecchi, Michele e Marcello Persico, Mauro e Matteo Poli, e tanti altri.
Nel 2000, infine, il Moto Club Careter di Nembro esordisce nel Trofeo FMI-campionato italiano revival di moto-regolarità. Da allora un rinnovato impegno sportivo. Si alternano i dirigenti, gli affiliati, i piloti, i sostenitori, ma Mauro Lazzaroni è sempre là, dietro alla sua scrivania, al primo piano della Casa della Comunità, la nuova sede del motoclub, davanti alla chiesa parrocchiale di Nembro.
Le maglie giallo-verdi, con il loro carico di storia e successi, sono sempre in prima fila a tenere alto il nome del motociclismo bergamasco e italiano. Già nel 2002, due titoli italiani nella motoregolarità d’epoca, con Claudio Oriboni e Giuseppe Signorelli. Nel 2003, titolo tricolore con Pietro Caccia e conquista del Trofeo “Gino Reguzzi” con Oriboni, Caccia, Signorelli e Sfondrini.
Intanto, è forte l’attività organizzativa che premia l’impegno dei conduttori trialisti. Nel 2000 si allestisce la prima prova del campionato regionale trial, mentre nel 2001 sono tre le gare di trial organizzate: 2^ prova del campionato promozionale trial (Aviatico), 3^ prova del campionato regionale trial e mini-trial (Selvino) e 3^ prova del campionato italiano trial e mini-trial (Aviatico), ai quali si aggiunge il challanger Montesa. Ma tanti anche i risultati. Nel 2003, Matteo Poli è primo nel campionato minitrial e Michele Persico nel campionato italiano cadetti indoor.
Trial e motoregolarità la fanno da padroni in questi anni. Presidente è Tiziano Piazza, ma Mauro Lazzaroni è sempre in cabina di regia, con la sua esperienza e la sua classe. Nel 2004, Giuseppe Signorelli è primo nel campionato italiano. Nel 2005, il giovane albinese Michele Persico si laurea campione italiano trial nella categoria junior, mentre un terzetto di “sempreverdi” della moto-regolarità conquista tre titoli italiani nelle moto d’epoca: Giuseppe Signorelli, Pietro Caccia e Valentino Ghilardini. Da allora è tutta gloria per i piloti delle moto d’epoca. Nel 2006, i titoli italiani vanno a Oriboni, Melli e Signorelli. Nel 2007 e nel 2008, sono ancora Melli e Signorelli a salire sul gradino più alto del podio. E ancora Giancarlo Melli primeggia nel 2009 e nel 2010. Emerge, poi, Pietro Gamba, campione italiano nel 2010, 2011, 2012 e 2013. In bacheca anche i titoli tricolori, nel 2012 e nel 2013, di Roberto Perere. E titolo italiano nel 2013 per Gian Mario Giudici.
Ma il 2013 è anche l’anno del titolo di campione europeo a squadre, conquistato in Germania con Melli, Gamba e Giudici. E nel 2014 è ancora Gamba a vincere il titolo italiano.
Certo, si alternano i presidenti, prima Massimo Sfondrini, poi Adriano Rota Nodari, l’attuale numero uno, ma Mauro Lazzaroni continua ad incalzare, non molla il suo impegno: il MC Careter è per lui una fede, ci crede fino in fondo; è la sua vita. Affianca il presidente Adriano Rota Nodari nella stagione 2015, durante la quale due piloti del MC Careter vincono il titolo di campione italiano: Giancarlo Melli (cat. A3 Ktm 125) e Valter Testori (cat. C5 Ktm 250), fratello dell’indimenticato Imerio Testori. Vicecampioni italiani, invece, Pietro Gamba e Massimo Sfondrini.
E siamo alla stagione 2016. Per il MotoClub Careter “Imerio Testori” di Nembro, impegnato nel campionato italiano regolarità Gruppo 5, ben tre allori: Roberto Perere nella cat. A3 in sella ad una Zundapp 125; Walter Testori nella cat. C6, guidando una KTM 340; Massimo Licini nella cat. X1. Ma non basta. Tanti e di alto livello i piazzamenti: due piazze d’onore con Ferdinando Luca Lorini nella cat. D2 su Fantic 80 e Daniele Meroni nella cat. C4 su Zundapp 175; e tre terzi posti, con Pietro Gamba (cat.B2) su Morini Corsaro 160/4T, Paolo Gandossi (cat.C2) su Fantic 80, e Giancarlo Melli (cat.A3) su KTM 125.
Da segnalare anche i due quarti posto di Alfredo Gamba nella cat.B2 e Mario Otelli nella cat. C4; e le buone prove di Giovanni Serra, Massimo Sfondrini, Giordano Bettineschi, Giorgio Maver e Roberto Martinetto. Riconoscimenti e attestati di stima, poi, per i risultati ottenuti nella speciale classifica a squadre: quarto posto nel Trofeo Testori (a soli due punti dal podio) e quinto posto nel Vaso.
E anche qui Mauro Lazzaroni c’è. C’è sempre. Logico, quindi, per il suo grande impegno profuso in 52 anni di storia del MC Careter, insignirlo del titolo di presidente “ad honorem”. Chi più di lui poteva ricevere questa onorificenza? Grazie Mauro.
Tiziano Piazza