E’ stato un Motocross delle Nazioni emozionante, ricco di colpi di scena, che ha visto l’Italia grande protagonista. A Red Bud, nel Michigan (Stati Uniti), su una pista dal fondo fangoso e di difficile interpretazione, la nazionale italiana è stata in gioco fino all’ultimo per la vittoria finale, andata alla Francia per soli due punti. Gli azzurri, alla presenza del Presidente FMI Giovanni Copioli e guidati dal Commissario Tecnico FMI Thomas Traversini, hanno dato il massimo, dimostrando un ottimo spirito di gruppo e di saper reggere la pressione nei momenti più delicati. Alla fine sono arrivati secondi!

Antonio Cairoli Michele Cervellin sono stati i primi azzurri a scendere in pista nella manche che ha visto sfidarsi i piloti di MXGP e MX2. Il siciliano è stato il più reattivo allo start, ma alla prima curva è scivolato perdendo diversi secondi e transitando 19° al primo passaggio. Grazie a un’ottima rimonta, ha concluso la gara in sesta posizione. Molto veloce anche Cervellin, 8° al primo giro e 10° al traguardo – 4° tra gli atleti MX2 – dopo aver sfidato piloti in sella alle 450 cc. La manche è stata vinta dall’olandese Jeffrey Herlings ma, al termine della stessa, a guidare la classifica per nazioni era la Francia davanti agli azzurri.

Alessandro Lupino Michele Cervellin hanno concluso gara 2 (Open + MX2) rispettivamente in dodicesima e quattordicesima posizione. Lupino è scattato molto bene ma prima della linea dell’holeshot si è toccato con un avversario; rimasto incredibilmente in sella, si è ritrovato in coda al gruppo, dando il via ad una bella risalita conclusa al 12° posto. Ancora una volta, Michele Cervellin è stato molto concreto rimanendo a lungo a ridosso della top ten e passando 14° sotto la bandiera a scacchi. Vittoria a Glenn Coldenhoff e Italia terza al termine della heat.

L’ultima manche (MXGP + Open) è stata la più emozionante: Alessandro Lupino ha conquistato l’holeshot davanti ad Antonio Cairoli ma quest’ultimo è rimasto bloccato nel fango perdendo alcune posizioni. Lupino invece è restato in terza piazza fino al dodicesimo giro, quando è stato scavalcato dal francese Gautier Paulin; a due passaggi dal termine ha lasciato strada al compagno di nazionale che, settimo al primo giro, ha rimontato fino al quarto posto – ad un passo dal terzo di Paulin – nonostante a metà gara sia stato costretto a togliersi la maschera. Glenn Coldenhoff ha bissato il successo della gara precedente.

La Francia ha vinto il Motocross delle Nazioni 2018, ma l’Italia ha lottato per la vittoria fino all’ultimo mettendo in forte apprensione i transalpini. Dopo il terzo posto ottenuto nel 2013 in Germania, la Maglia Azzurra è tornata sul podio.

Questa la classifica finale: 1. Francia (35 pt.), 2. Italia (37 pt.), 3. Olanda (41 pt.).

 Giovanni Copioli, Presidente FMI: “Abbiamo vissuto un Motocross delle Nazioni molto positivo. Mi riferisco sia al risultato sul campo che a quanto visto fuori dalla pista. In qualifica e durante le tre manche di gara Antonio, Michele e Alessandro sono stati encomiabili perché hanno dato il meglio, conquistando un secondo posto di assoluto prestigio. Inoltre hanno creato un grande gruppo, sia tra loro che con tutto lo staff. Ai piloti e a chi ha lavorato dietro le quinte, va il mio ringraziamento per questo risultato meraviglioso con il quale si conclude una stagione internazionale di motocross che ci lascia ottimisti per il futuro in quanto ha visto gli italiani protagonisti in molte competizioni, soprattutto giovanili”.

Thomas Traversini, Commissario Tecnico FMI: “Siamo andati vicino alla vittoria e proprio per questo sono molto soddisfatto. Non nascondo un po’ di rammarico per non averla ottenuta, ma il secondo posto è davvero un bel risultato. Arrivato grazie alle ottime prestazioni dei nostri piloti che, nonostante gli inconvenienti in partenza nella prima e nella seconda manche, si sono espressi ai massimi livelli. Ringrazio il Presidente FMI Giovanni Copioli, a capo della spedizione azzurra e di grande supporto sotto ogni punto di vista. Inoltre voglio sottolineare che siamo saliti sul podio grazie ad un forte attaccamento alla maglia da parte di tutti. Mi riferisco ai piloti così come a meccanici, team e staff che si sono impegnati incessantemente, aiutandosi tra loro per il bene di tutta la squadra. Grazie a questo spirito, abbiamo lavorato al meglio”.