Nell’ambito dell’assemblea dei soci, svoltasi venerdi 15 febbraio, presso la Sala Galmozzi, in via Tasso, a Bergamo, la Scuderia “Fulvio Norelli” del Moto Club Bergamo, capitanata dal presidente Enzo Paris, ha assegnato l’ambito premio “Oscar Norelli” 2018 a Tony Mori con la seguente motivazione:

“pilota, team manager, organizzatore, promoter, dirigente, che da sempre agisce con immensa passione per il bene del mondo del motociclismo tassellato”

Il riconoscimento, istituito nel 1977, punta a ringraziare ogni anno un personaggio, non appartenente alla scuderia stessa, particolarmente attivo nello sport motociclistico, che si è distinto con il suo operato nella diffusione dell’attività motociclistica. Non necessariamente il destinatario di questo riconoscimento deve essere un campione od un personaggio in vista, è sufficiente che il suo operato sia stato giudicato di grande importanza ai fini dell’attività sportiva. Inoltre, è un premio che vuole essere qualcosa di più di una semplice coppa, targa o medaglia ricordo, ossia un vero riconoscimento morale ed un sentito ringraziamento per l’attività svolta, anche da parte di tutti gli appassionati bergamaschi che la Scuderia Norelli ritiene di rappresentare.

Ebbene, applausi scroscianti alla consegna del premio a Tony Mori, a significare l’ottima scelta fatta dal consiglio direttivo della scuderia “giallo-nera”. Scuderia che ha vissuto un importante pagina della sua storia, con la relazione del presidente Paris e le relazioni sportive dei tecnici. Su tutto si è rimarcato l’importante peso che la scuderia ha nel mondo motociclistico bergamasco e, più in generale, nazionale. Due anni fa ha festeggiato i 50 anni di fondazione: ha una forte pattuglia di fedelissimi, ben 145 affiliati (è la seconda scuderia per numero fra quelle del MC Bergamo), ogni anno organizza diverse manifestazioni, ad ogni stagione conquista importanti trofei e titoli tricolori e, proprio nel 2018, ha conquistato un titolo mondiale  con il pilota cileno Ruy Barbosa (enduro classe youth, cioè under 21) e tre titoli europei di enduro vintage all’Isola d’Elba (Giulio Gambarini, Gianluca Passoni, Valerio Signorelli), un titolo tricolore major (Davide Marangoni, nella classe expert 300), cinque titoli tricolori di moto-regolarità d’epoca Gruppo 5 (Valerio Signorelli, Alberto Gennaro, Marco Bianchi, Fausto Scovolo, Ettore Rivoltella).

Ecco, un po’ di storia della Scuderia “Fulvio Norelli”

14 gennaio 1967: una data storica per il motociclismo bergamasco. Un gruppo di ragazzi seduti su una panchina, a Colle Aperto, in Città Alta, a Bergamo, decisero di fondare un club motociclistico intitolato proprio all’amico e compagno di studi Fulvio Norelli, prematuramente scomparso nel settembre del 1966. Nasceva la Scuderia “Fulvio Norelli” del Moto Club Bergamo. Da allora sono trascorsi 52 anni: una lunga storia, fatta di successi, di allori, di grandi traguardi.

Ma sono giuste altre precisazioni. La Scuderia Norelli si costituì come sezione giovanile e studentesca del Moto Club Bergamo ed ebbe quale coordinatore l’esperto tecnico Gino Reguzzi, all’epoca direttore sportivo del sodalizio orobico. Proprio a lui, scomparso nel maggio dell’82, è dedicato il Trofeo in palio in ogni Valli Revival.

Nelle fila della Norelli hanno esordito campioni di motoregolarità come Guglielmo Andreini, Renato Foresti ed il compianto Wolmer Soliani e sono passati fuoriclasse dell’enduro come Franco Gualdi, attuale dirigente dell’enduro federale, l’indimenticato regolarista e dakariano Gian Paolo Marinoni, il pluricampione europeo Gino Perego, velocisti di successo come l’iridato superbike Fred Merkel e l’europeo Alberto Rota.

Oltre che alla Valli Revival il nome Norelli è legato a tanti altri importanti aspetti della realtà motociclistica. Dapprima, è il caso del premio “Oscar Norelli”, riconoscimento che viene attribuito a quanti si prodigano per lo sviluppo e l’immagine positiva del motociclismo, bergamasco e non solo. Viene assegnato dal 1977, tutti prestigiosi i personaggi che l’hanno ricevuto: Consonni, Dall’Ara, Moscheni, Gualdi, Rottigni, Casari, Maffettini, D’Adda, Tremaglia, Gritti, Saini, Perini, Masserini, Acerbis, De Petri, Rota Nodari, Sesti.

Poi, è il caso del Minetti Trophy, moto-escursione fuoristrada primaverile che per una decina di anni, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, ha ottenuto un buon successo. E ancora il Notturno in moto e il Cicloscootermotoraid.

Da manuale, poi, come i tecnici della Norelli sanno allestire il parco chiuso, quella importante componente di una gara di enduro dove le moto vengono dapprima punzonate e poi riposte (e custodite) in attesa del via e a fine corsa. Ne hanno realizzati per tantissime Valli Bergamasche (tutte quelle dal ’67 in poi) ed anche per la Sei Giorni di San Pellegrino dell’86.