Grande pista, quella di Jerez de La Frontera; grande gara, quella della SBK, Gara2; grande risultato, un quarto posto. Michael Ruben Rinaldi, portacolori del Team Barni Racing di Calvenzano, da quest’anno alla guida della Ducati di Marco Barnabò, è sugli scudi, dorati, esaltanti, trionfanti. Dopo una corsa tutta in rimonta, è riuscito a risalire dall’11^ posizione in griglia e si è attestto ai piedi del podio in Gara2, conquistando uno stupendo quarto posto. Michael Ruben Rinaldi ha concluso come prima Ducati, davanti alla Kawasaki di Leon Haslam e alla Yamaha GRT di Sandro Cortese. Un applauso.
Una Gara2 tutta particolare: Bautista giù, perché cade ed esce di scena; Van der Mark su, perché vince. Per l’olandese è la prima vittoria stagionale. Poi, Melandri e Davies si autoeliminano. Dopo la bandiera rossa, podio per Rea e Razgatlioglu, davanti, come detto, a un grande Rinaldi (Team Barni Racing).
Cominciamo dall’errore, davvero inusuale, da parte di Alvaro Bautista all’inizio del secondo giro: lo spagnolo della Ducati è incappato nella sua prima caduta in gara da quando milita nel mondiale Superbike e non è riuscito a ripartire. La lotta per la vittoria è entrata nel vivo quando Jonathan Rea e Michael van der Mark si sono ritrovati testa a testa, con l’olandese bravo a conquistare la sua prima vittoria del 2019.
Razgatlioglu ha conquistato ancora un altro podio. Ottimo quarto posto per Michael Ruben Rinaldi, primo degli indipendenti con la Ducati del Team Barni Racing.
La gara è stata interrotta con bandiera rossa a due giri dalla fine, per l’uscita della Moriwaki Althea Honda di Ryuichi Kiyonari alla curva 11 con spargimento di ghiaia su tutto il circuito.
Per la cronaca, ecco la “Top Ten”: eettima posizione per Tom Sykes su BMW e a seguire Jordi Torres, Loris Baz, Tommy Bridewell.
Con la caduta di Bautista e la seconda posizione di Rea il nordirlandese riduce il gap in campionato a 41 punti dallo spagnolo della Ducati.
Da segnalare che Gara1 è stata il solito monologo di Alvaro Bautista e della Ducati V4R: il 12° trionfo quest’anno, in 14 gare. Per Rinaldi un poco convincente decimo posto.