Moto2 Gp di Germania, sul circuito del Sachsering. Alex Marquez trionfa con una gara perentoria e torna in testa alla classifica del campionato mondiale: il quarto successo stagionale (e delle ultime cinque gare).
Alex Marquez vince il GP di Germania e centra la quarta vittoria stagionale in Moto2, riscattando la caduta di Assen e ritrovando anche la vetta del Mondiale ai danni di Thomas Luthi (5° e ora a – 8 in classifica). Lo spagnolo ha tagliato il traguardo in solitaria, regolando il sudafricano Binder e il tedesco Schrotter. Fuori dalla lotta tutti gli italiani: in top 10 hanno chiuso Di Giannantonio (4°), Baldassarri (7°) e Marini (10°).
Così, manda agli archivi il devastante “zero” rimediato ad Assen, nel GP d’Olanda, e soprattutto la rabbia ingoiata per l’incidente innescato dalla scivolata di “Balda” Baldassari. Il pilota catalano ha ricalcato le orme del fratello maggiore in MotoGP, dominando la gara del Sachsenring, dall’inizio (a parte qualche sussulto di Lecuona) alla fine, peraltro dopo essere partito dalla pole e si è ripreso la leadership di un campionato di cui sembra sempre più padrone, nonostante il distacco dal secondo resti minimo. Il suo più diretto avversario alla corsa per il titolo, lo svizzero Luthi, ha lottato parecchio risalento dalle retrovie, si è beccato un long lap penalty per una sportellata rifilata allo spagnolo Vierge ed è risalito fino alla quinta piazza (complice anche la clamorosa caduta di Lecuona all’ultimo giro), ma alla fine ha dovuto accontentarsi di limitare i danni. Ora, insegue in classifica a 8 punti.
Binder e Schrotter salgono con Marquez sul podio.
Il primo degli italiani è “Diggia” Di Giannantonio, che chiude quarto, bravo a rimanere nel gruppetto degli inseguitori per tutta la gara: il quarto posto gli vale il miglior risultato della sua stagione da rookie.
Lorenzo Baldassarri, invece, continua a leccarsi le ferite, settimo; come pure Luca Marini, soltanto decimo.
Ultimi piloti tricolori a punti sono stati gli alfieri del Team Italtrans Racing. Enea Bastianini, partito 24°, ha fatto una gran corsa, risalendo addirittura in 12^ posizione, dopo due terzi di gara (un sorpasso dietro l’altro, Bezzecchi, Nagashima, Lowes, Gardner, Navarro), complice anche la caduta di Vierge; poi, un 16° giro da dimenticare, e il triplo “risorpasso” che non ti aspetti: chiude 14°.
Un gradino più sotto il selvinese Andrea Locatelli, ultimo pilota a punti, che, oscillando al massimo di due o tre posizioni, chiude la gara tedesca come l’aveva iniziata sulla griglia di partenza, 15° (era partito dalla 14^ casella).
Ora, una mese di pausa, fino al prossimo 4 agosto, a Brno, per il Gran Premio della repubblica Ceca.