Che giorno incredibile per finire la stagione 2019 dell’EnduroGP. Con il titolo più alto, quello dell’EnduroGP, il britannico Brad Freeman (Beta), all’età di 23 anni, si laurea campione del mondo, il primo della sua giovane carriera. E conquista anche il titolo della classe E2, ponendo fine al regno di Steve Holcombe.

Freeman, alla sua seconda stagione nella classe senior, ha mostrato una maturità e una velocità che nessun altro avversario ha mai avuto quest’anno. E pensare che il 2019 non era iniziato bene per Freeman, alfiere del Team Beta Boano, con i guai che ha avuto nel GP di Grecia…

Per lui è il quarto titolo mondiale: junior nel 2017, E1 nel 2018 e 2019 e titolo assoluto EnduroGP nel 2019. Così, si prospetta un grande futuro per questo giovane pilota, dal grande talento.

E grande festa anche per il francese Loïc Larrieu (TM), che ha fatto suo il titolo mondiale nella E2, superando il più forte e maturo Alex Salvini (Honda). A seguire, Steve Holcombe ha fatto sua la E3, già nel Day1.

     

Ma un applauso al nostro bergamasco di Petosino Thomas Oldrati, che alla fine è risultato vice-campione mondiale nella classe E1, quella dominata da Freeman. “Era il risultato che volevamo ad inizio stagione e siamo riusciti a portarlo a casa – ha scritto sulla sua pagina facebook – Parlo al plurale perché senza la mia super-squadra (Honda Redmoto Racing), ndr), il mio manager Boffelli e il mio meccanico Diego Sonzogni, e tutto il resto dello staff non sarei sicuramente qui. Grazie a tutti”.

Ma andiamo a vedere meglio, nei dettagli, considerando anche lo stato di salute messo in pista dei piloti italiani, in particolare bergamaschi.

Alex Salvini, come detto prima, chiude il campionato mondiale 2019 con un’altra seconda posizione, dopo quelle del 2014 e 2015.

Insomma, una conclusione agrodolce per il pilota del Team S2 Motorsport Honda-RedMoto Sembenini, che nell’ultima giornata di gara, si è visto sfuggire il titolo iridato della classe E2 per soli quattro punti, battuto nelle sfida finale dal francese Loic Larrieu (TM). Da dimenticare la gara del costavolpinese Jack Redondi, che in Day1 ha fatto terzo, ma poi è andato out nel Day2.

Nella classe Youth titolo per il neozelandese Hamish MacDonald (Sherco), con i nostri Matteo Pavoni (Beta-Boano) e Claudio Spanu (Husqvarna-Osellini) rispettivamente secondo e terzo.

 

L’Italenduro chiude il Campionato Mondiale 2019 con il titolo Junior vinto da Andrea Verona (TM).

Per le Case italiane poche iridato: la Beta ha vinto i titoli E1 e E3, mentre la TM ha fatto sue le classi E2 e Junior.

 

 

 

COSI’ IL FINALE DI CAMPIONATO DOPO 7 GP

EnduroGP: 1. Freeman, punti 237; 2. Holcombe, 226; 3. McCanney, 196; 4. Larrieu, 147; 5. Salvini, 146; 6. Cavallo, 130; 7. Oldrati, 116; 8. Charlier, 98; 10. Herrera, 83.

Classe E1: 1. Freeman, punti 270; 2. Oldrati, 209; 3. Cavallo, 206; 4. Guarneri, 173; 5. Mirabet, 123.

Classe E2: 1. Larrieu, punti 2015; 2. Salvini, 211; 3. Charlier, 176; 4. Herrera, 157; 5. Redondi, 138.

Classe E3: 1. Holcombe, punti 271; 2. McCanney D., 247; 3. Abgral, 194; 4. Geslin, 190; 5. Hadek, 53.

Junior Assoluta: 1. Verona, punti 195; 2. Espinasse, 168; 3. Francisco, 150; 4. Edmondson, 126; 5. Magain, 123.

Classe EJ1: 1. Verona, punti 197; 2. Espinasse, 174; 3. Magain, 146; 4. Kytonen, 145; 5. Rupreck, 130.

Classe EJ2: 1. Francisco, punti 197; 2. Edmondson, 173; 3. Barbosa, 168; 4. Le Quere, 129; 5. Facchetti, 127.

Classe EW: 1. Daniels, punti 40; 2. Karkkainen, 34; 3. Badia, 30; 4. Martel, 24; 5. Goncalves, 21.

Classe Youth: 1. MacDonald, punti 152; 2. Pavoni, 134; 3. Spanu, 133; 4. Bererd, 119; 5. Navarro, 111.

Classe Open2T: 1. Reis, punti 160; 2. Gomez, 132; 3. Rambow, 95.

Classe Open4T: 1. Ellwood, punti 152; 2. Riedel, 138; 3. Van Hoof, 126.
Classe Open-Senior: 1. Knight, punti 160; 2. Belotti, 154;
3. Mueller, 130.