Nella gara inaugurale del Mondiale Superbike, al MotorLand di Aragon (Spagna), una bella “due giorni” per Andrea Locatelli, quest’anno pilota ufficiale Yamaha.
Nel primo round si è presentato ai suoi agguerriti tifosi con una rimonta dal 14° posto in griglia di partenza al 10° finale sotto la bandiera a scacchi. Niente da dire, un bel debutto per il “Loka”, rookie della SBK. Il 24enne bergamasco ha tagliato il traguardo a 17 secondi e 693 millesimi dal vincitore Jonathan Rea, al suo 100° successo nel Mondiale. Doppietta Kawasaki con il compagno di team Alex Lowes, secondo a 3 secondi e 965 millesimi; al terzo posto Toprak Razgatlioglu, compagno di squadra del pilota selvinese.
Scott Redding chiude quarto, quinto Chaz Davies, sesto Tom Sykes. Settimo Michael Ruben Rinaldi che precede Leon Haslam e Garrett Gerloff. Chiude la “top ten”, come detto, Andrea Locatelli, che nella sua rimonta ha superato Kohta Nozane, Eugene Laverty e Michael Van Der Mark; poi, all’ultimo giro è caduto Alvaro Bautista, che era sesto, e quindi Locatelli ha fatto sua la decima posizione.
Partenza negativa, invece, per Tito Rabat con la Panigale V4R del Barni Racing Team, costretto al ritiro da un guasto tecnico al terzo giro, alla curva 12.
Rivincita Ducati in Gara 2. Sull’asfalto umido Scott Redding rischia le slick e dà scacco matto a Jonathan Rea che, come il resto dei piloti in griglia, sceglie le intermedie. Successo a mani basse quello del britannico, ma “The Cannibal” Rea archivia il primo round iridato con un consistente +17 punti nei confronti del diretto avversario. Podio completato dall’altra verdona di Alex Lowes.
Ma attenti, il leader del Mondiale ha rischiato moltissimo al secondo giro, quando Garrett Gerloff si è infilato sotto le sue ruote, all’interno; il texano, finendo a terra, ha spinto fuori pista Rea, tornato in pista dopo una lunga divagazione nella sabbia, in coda al gruppetto di testa. Quindi, un dai e vai fra i soliti contendenti, con Rea che riesce ad agguantare ka seconda piazza, davanti a Lowes, Sykes e Van Der Mark.
La Yamaha, però, ottiene solo un sesto posto con il capitano Toprak Razgatlioglu, mentre Locatelli si difende bene; anzi, per un certo numero di giri è settimo, ma poi viene chiude nono. Un bel weekend, comunque.