Se si parla di moto elettriche (moto-e), il primo pensiero corre subito agli scooter, che ormai sono sempre più diffusi in città, soprattutto per via dei servizi di sharing e delivery.

                          In effetti, negli ultimi anni gli scooter hanno visto un ampliarsi della gamma di modelli e cilindrate disponibili, insieme a una progressiva riduzione dei prezzi e ad un aumento del grado di autonomia.

Purtroppo, non si può dire lo stesso del segmento delle moto elettriche da strada/turismo, da cross, da enduro.

Nella crescita globale sempre più forte del segmento elettrico (+59% di immatricolazioni nel 2022 rispetto al 2021), infatti, il ruolo di questa tipologia di moto a batteria è ancora marginale, se paragonato, appunto, alla spinta trainante dei “fratelli” minori, scooter e ciclomotori e, recentemente, anche dei quadricicli

Il gap è evidente. Gli scooter elettrici si qualificano come mezzi a vocazione prettamente urbana, adatti ad una mobilità sostenibile e veloce casa-lavoro: quindi, appetibili. Le moto elettriche da strada, cross o enduro faticano a sfondare rispetto ai mezzi a miscela.

Non tanto per motivi connessi alla tipologia elettrica, come l’alto prezzo, la scarsa autonomia, l’elevato peso delle batterie, quando per vincoli “culturali”, che vanno al di là delle prestazioni, come la passione per il “sound”, le marce, il profumo della miscela, …

Ma attenti, ora qualcosa si sta muovendo. Sul mercato, infatti, si stanno affacciando, oltre ai maggiori player 100% “elettrici” del settore, come Energica o Zero, anche diversi “big” del mondo motociclistico che hanno iniziato ad investire nello sviluppo delle moto elettriche da strada, da cross e da enduro del futuro.

Merito soprattutto di alcune start-up che, con i loro progetti, stanno mettendo sempre nuova linfa nel settore.

 

Insomma, il mercato delle moto elettriche è ancora di piccole dimensioni, ma i produttori stanno lavorando per superare i problemi.

Lo testimoniano alcune realtà, come l’altoatesina Talaria, che produce moto-E per trial, cross e motard, e la spagnola Torrot, che segue il segmento “baby” piloti.