L’edizione 2020 della Dakar, è la 42^ volta, è all’esordio in Arabia Saudita. La partenza è per domenica 5 gennaio. Si tratta della competizione più importante, famosa e pericolosa del mondo, considerata il terzo capitolo di questo mitico Rally Raid. Lasciata l’Africa degli arbori, e poi l’America Latina, per la precisione la tappa peruviana del 2019, ecco che si entra in Asia, nel Medio Oriente, per la precisione si corre nel “Regno della Sabbia”, in Arabia Saudita. Come sempre sono tantissimi i mezzi al via nelle categorie moto, auto, quad, camion e SSV. Tra questi, 147 motociclisti. Ed è proprio su di loro che verranno puntati i riflettori di “Motobergamo035”.
Come detto, il Rally Raid Dakar scatta il 5 gennaio a Jeddah, per concludersi il 17 dello stesso mese a Qiddiya. Dodici le tappe da percorrere, prevista una giornata di riposo a circa metà programma. Un labirinto di piste nella prima parte, poi le imponenti dune della penisola arabica, nel deserto del Rub el Kali. I partecipanti ed i vari mezzi schierati percorreranno un totale di 7.856 km, dei quali 5097 km di speciali, come vengono chiamate le prove cronometrate.
LE TAPPE
- 5/01/2020 – Jeddah > Al Wajh – 752 km (319 km)
- 6/01/2020 – Al Wajh > Neom – 401 km (367 km)
- 7/01/2020 – Neom > Neom – 489 km (404 km)
- 8/01/2020 – Neom > Al-`Ula – 676 km (453 km)
- 9/01/2020 – Al-`Ula > Ha’il – 563 km (353 km)
- 10/01/2020 – Ha’il > Riyadh – 830 km (478 km)
11/01/2020 – Riyadh – Giornata di riposo
- 12/01/2020 – Riyadh > Wadi Al Dawasir – 741 km (546 km)
- 13/01/2020 – Wadi Al Dawasir-anello – 713 km (474 km)
- 14/01/2020 – Wadi Al Dawasir > Haradh – 891 km (415 km)
- 15/01/2020 – Haradh > Shubaytah – 608 km (534 km)
- 16/01/2020 – Shubaytah > Haradh – 744 km (379 km)12.
- 17/01/2020 – Haradh > Qiddiya – 447 km (374 km)
I FAVORITI DELL’EDIZIONE 2020
Senza dubbio, parte come favorita la squadra Red Bull KTM Factory. Toby Price è il campione in carica, Matthias Walkner e Sam Sunderland sono i vincitori rispettivamente dell’edizione 2018 e 2017 della Dakar. Da vedere come i tre piloti gestiranno un percorso totalmente nuovo in Arabia Saudita.
Pronti a dare battaglia i rivali dell’Honda Team: Joan Barreda e Ricky Brabec e l’argentino Kevin Benavides, 5° nel 2019.
Adrian Van Beveren sarà ancora una volta l’uomo di punta Yamaha, insieme a Xavier de Soultrait e Franco Caimi.
Attenzione anche a Husqvarna con Pablo Quintanilla, 4° nel 2019, ma anche con Andrew Short, 6° posto finale nel 2019. Possibili uomini da podio anche gli alfieri Sherco e Hero, il primo capitanato da Johnny Aubert, il secondo da Paulo Gonçalves (2° nel 2015).
GLI ITALIANI AL VIA
Avremo nove motociclisti “made in Italy” ai nastri di partenza dell’edizione 2020. Con i numeri 41 e 42 abbiamo Jacopo Cerutti e Maurizio Gerini, entrambi in sella alle Husqvarna FR 450 RALLY del team Solarys Racing. Segue con il numero 89 Francesco Catanese, al via con la BETA del Team TMF Racing ASD. Con il 119 scatterà Fabio Fasola, alla guida della Husqvarna del Team Pedrega. Numero 106 per Alessandro Barbero, con la KTM KTC 450 SXE di un team privato, il 109 invece è di Mirko Pavan, che guiderà la BETA di NSM Racing Team. N° 110 e 111 per Alberto Bertoli (KTM 450 Rally, BMS Moto) e Cesare Zacchetti (KTM 450 Rally, team privato). E per finire c’è Matteo Olivetto, con il 155 sulla carena della sua KTM 450 EXC 2019 di ABC Old Farm Racing.
I BERGAMASCHI AL VIA
Sono tutti imprenditori, appassionati amatori. Fra le auto Marco Carrara, 54 anni, di chiare origini seriane, di Aviatico, ma residente a Paladina, con navigatore il milanese Maurizio Dominella, pilota di punta del Motoclub Careter “Imerio Testori” di Nembro, da anni impegnato nel campionato italiano regolarità d’epoca Gruppo 5, anch’egli grande appassionato di rally.
Saranno in gara con una Mitsubishi Pajero dell’R Team di Renato Rickler, di Massarosa (Lucca). Fra i camion, con un DAF X2223, il Team Italtrans composto da Claudio Bellina, 57 anni, pilota, di Trescore Balneario; Bruno Gotti, 58 anni, meccanico di Almè; e Giulio Minelli, 56 anni, copilota, di Costa Volpino, che nel 1986 vince la Dakar insieme a Giacomo Vismara. Poi, c’è Giulio Verzeletti, 62 anni, di Telgate, anche lui impegnato nei camion, con un Mercedes Unimog 400, nel Team Orobica Raid, di Chiuduno, insieme al cremasco Antonio Cabini e al figlio Carlo Cabini. Sempre per il Team Orobica Raid di Chiuduno un altro camion, il MAN A G 4X4 con Paolo Calabria, alla quinta Dakar, Loris Calubini e Giuseppe Fortuna.