L’australiano Toby Price vince la prima tappa della Dakar 2020 nella categoria moto. E’ lui il primo “signore” della Dakar 2020 in Arabia. Il pilota australiano si aggiudica, infatti, la prima tappa della “Maratona del Deserto”, la Jeddah-Al Wajh, nella categoria moto. Price ha la meglio sullo statunitense Ricky Brabec (+2’05’’), mentre il primo pilota italiano in classifica è Jacopo Cerutti, che taglia il traguardo 24°.
Dopo dieci edizioni consecutive andate in scena in Sud America, il percorso di apertura della Dakar 2020 in Arabia Saudita è subito molto impegnativo e caratterizzato da un fondo molto variabile tra pietre, sabbia e terra. La prima tappa Jeddah-Al Wajh costeggia il Mar Rosso, viaggiando verso nord senza variazioni altimetriche di rilievo, a parte un paio di salite da affrontare nella prima parte della tappa che portano i piloti a un picco di 400 metri sopra il livello del mare. Le moto al via sono 144 e a precederle tutte è il “canguro man” Toby Price, vincitore dell’ultima edizione. L’australiano è autore di una grande prova con la sua Red Bull KTM, rifilando un importante distacco, ben 2’05’’, al suo più vicino inseguitore, lo statunitense Ricky Brabec (Honda). Una vittoria di tappa resa ancora più lampante dal fatto che ha subìto tre forature ed il roadbook è andato KO nei primi 15 km di speciale.
Terzo l’austriaco Matthias Walkner (KTM) con un ritardo di 2’40’’; quarto posto per l’argentino Kevin Benavides (Honda) a 4’31’’; e quinta posizione per il britannico Sam Sunderland (vincitore della Dakar 2017 e terzo un anno fa) su KMT a 5’15’’. In difficoltà lo spagnolo Joan Barreda (Honda), che chiude settimo a 7’51’’. Il primo italiano è Jacopo Cerutti (Solarys Racing), 24°, mentre l’altro pilota motorally italiano Maurizio Gerini chiude 29°.
Ora, i motociclisti sono tutti pronti per la seconda tappa, la più corta dell’intera Dakar 2020, con 367 km di percorso cronometrato. L’australiano Toby Price ovviamente è l’uomo da battere, su un percorso principalmente terreno e ghiaia, con pochi tratti sabbiosi e nessuna duna.
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