Ecco, tutto è pronto per abbassare la bandiera a scacchi sul campionato europeo di motocross 250, EMX 2018. Grande le attese e le speranze, in particolare per un nostro portacolori, quello Yuri Quarti, che già ha assaggiato lo scorso anno alcune tappe del circuito continentale, verificando sul campo, anzi in pista, la difficoltà di questo torneo, vuoi per la presenza di piloti importanti, vuoi per le distanze e l’articolazione delle sedi di gara, sparse un po’ in tutta Europa.
Per il 18enne dalminese del Team Silver Action di Mirko Madaschi, è l’inizio di una nuova avventura, conscio dell’impegno che ha di fronte. La prima tappa è in programma nel prossimo fine settimana, il 24 e 25 marzo, in quel di Redsand, in Spagna, dove è in palio il Gran Premio della Comunità Valenciana, gara d’esordio del massimo torneo europeo della MX, primo di dieci round, che andranno a toccare un po’ tutto il continente.
Dopo la Spagna, infatti, il circus della EMX250 si sposterà in Portogallo, a Agueda (14 e 15 aprile); in Russia, ad Orlyonok (30 aprile – 1° maggio); in Lettonia, a Kegums (12 e 13 maggio); nel Regno Unito, a Matterley Basin (2 e 3 giugno); in Francia, a St.Jean d’Angely (9 e 10 giugno); in Italia, sulla pista pavese di Ottobiano )16 e 17 giugno). Quindi, pausa a luglio, e ripresa, il 4 e 5 agosto, a Lommel, in Belgio; il 18 e 19 agosto, Frauenfeld-Gachg, in Svizzera; e chiusura del campionato il 15 e 16 settembre, a Assen, in Olanda.
Una “decina” di gare che metteranno a dura prova i garretti dei crossisti, ma occhi puntati soprattutto sul nostro Yuri Quarti, al suo secondo anno nella classe 250, dopo che nel 2015 è stato vice-campione europeo supercross 125, oltre che campione regionale 125, alfiere anche del MC Berbenno.
“Speriamo di far bene – spiega Yuri Quarti, in un momento di pausa dal suo lavoro, presso la Gi.Ma.Trans – Mi sto allenando, mi sono preparato bene per questa nuova stagione in sella alla sua KTM, e spero che tutto vada per il meglio, nella speranza di fare buoni risultati, in un lotto di avversari di alto livello, che mi daranno sicuramente del filo da torcere in ogni pista, ad ogni curva. Ma ci sono un po’ abituato e non mi farò intimidire”.