Venerdì. Rovetta, 21 Giugno. “Come si fa ad affrontare i tronchi?”. “In genere con la motosega, ma vedrai che questa volta ci pensa l’Alligatore!” Botta e risposta, lapidaria e competente, salita a un certo punto dalla marea di Pubblico assiepata attorno alla Prova Speciale del Super Test. La folla di spettatori è arrivata a Clusone con largo anticipo, consapevole che lo spessore dello spettacolo che si sarebbe scatenato nella giornata inaugurale del Gran Premio Acerbis d’Italia meritava un posto in prima fila.
“Occupata” pacificamente l’Arena del Motor Party, e stretta in una morsa di passione, si è scatenato il doppio inferno di spettacolo del primo giorno. Al centro del Programma che travolgerà le Valli Bergamasche per tre giorni, il Venerdì inaugurale porta al centro del programma il Super Test del Gran Premio insieme alla EnduroGP 30th Anniversary Legends Race. È il duplice appuntamento con l’highlight del Mondiale che accende la miccia della 5° Prova stagionale e l’incontro nella stratosfera di 30 anni di Campioni del Mondo. Lo spettacolo è maestoso, travolgente, e da metà pomeriggio a notte è delirio totale.
Antoine Meo. Gli scontri in “parallelo” del Super Test si susseguono incrementando progressivamente il pathos. Hanno iniziato a metà pomeriggio i “Nazionali”, poi gli Open fino alla passerella di David Knight, che ha già conquistato la nuova Coppa del Mondo in Grecia. Con il record di Partenti, oltre 200 Piloti, la progressione è inevitabilmente lunga e lenta, e per le prime autentiche lezioni di bravura bisogna aspettare. D’un tratto la carica di entusiasmo esplode.
È sceso in Pista Antoine Meo. Al Momo si spezza la voce e si scaricano le batterie del microfono. Il Fuoriclasse francese torna al Mondiale dopo 4 anni di assenza, e ha scelto il Gran Premio d’Italia per il rientro. Dimenticato l’avversario diretto ormai perso, i due giri di Meo sono accompagnati dall’ovazione del pubblico, che diventa un boato quando si accende il tabellone del tempi con il record, 1:52.88! Manca ancora un buon terzo di sfide, ma l’exploit di Meo resta imbattuto e memorabile. Dopo 4 anni è vittoria, e la giornata preliminare del Mondiale italiano si completa con il secondo posto di Matteo Cavallo e il terzo dello stoico Alex Salvini. Holcombe batte Freeman all’ultimo tuffo dell’ultima sfida.
Ivan Cervantes. Chiuso il Super Test, sulla stessa pista, ma senza l’inquietante trappola dei tronchi, scendono 30 anni di Leggenda dell’EnduroGP e 36 Titoli di Campione del Mondo. Anders Erikson, Jarno Boano, Alessandro Botturi, Ivan Cervantes, Giuseppe Gallino, Giorgio Grasso, Gionni Fossati, Paul Edmondson, Ciryl Esquirol, Dario Croci, Alfons Hoevers, Joakim Johanson, Pierfranco Muraglia, Jeff Nilsson, Alessio Paoli, Tullio Pellegrinelli, Mario Rinaldi, Joan Roma, Gian Marco Rossi, Matteo Rubin, Angelo Signorelli, Fausto Scovolo, Didier Tirard, Dany Wirz.
Manche uno contro uno, gironi a eliminazione, contenuti elevatissimi e spettacolo da brividi. Si sono fermati il tempo e il respiro. Sono tornati! Sospinta e incitata dall’entusiasmo del Pubblico la Leggenda torna a vivere. Alle semifinali accedono Alessio Paoli e Jarno Boano, Ivan Cervantes e Cyril Esquirol, e alla finale arrivano Cervantes e Boano. Al termine di uno scontro da capogiro su tempi e show di assoluta “attualità”, vince Cervantes. Ma non è finita. È già stata lanciata una rivincita per sabato, in coda alla prima giornata del Mondiale. Che Venerdì!