Andrea Verona. Rovetta, 23 giugno. È il Gran Premio dell’anno, L’EnduroGP allo stato dell’arte, una Valli Bergamasche di un’altra Galassia, che poi è la culla di quelle galassie in cui lo Starbust dell’Enduro trasforma i Piloti in Stelle dandoci… del gas. È formazione stellare derivata dall’unione promotrice di ABC Communication e funzionale del Moto Club Bergamo, a sua volta le stelle dipendenti delle Sezioni.
Bene, direte voi, ecco un’esagerazione retorica con la quale si cerca di dare enfasi alla qualità della 43ma edizione della Valli Bergamasche, ovvero quinta Prova del Mondiale EnduroGP.
Visto il risultato… l’enfasi è niente affatto esagerata, anzi strettamente obiettiva, e se poi si dovesse notare una vela di “tifo”, troviamo che sia del tutto legittima e coerente con la passione traboccante che sversa dall’Enduro delle Valli. Eccoci, torniamo a noi e in noi.
È stato il “violento” debutto del lungo week end con il Super Test e la EnduroGP 30th Anniversary Legends Race. È stato il Sabato d’inferno di pioggia e fango sull’anello delle cinque Speciali e del Controllo “punitivo”, in pieno e assoluto rispetto della natura e della tradizione di una Gara non a caso di riferimento. Ed è stato il finale da coronarie non in disordine, martellamento di exploit, colpi di scena e generosità che, sotto un sole cocente e sullo sfondo delle Valli tirate a lucida luce, passa alla Storia per l’Opera vittoriosa di Alex Salvini e per il Titolo di Campione del Mondo Junior assegnato dal Gran Premio di Casa a Andrea Verona, vincitore della Gara e talento straordinario da oggi a disposizione della Storia dell’Enduro.
Alex Salvini. EnduroGP. Non era dato sapere e neanche più, forse, immaginare che stava per succedere. Alex “Rocky” Salvini aveva sofferto il sabato micidiale del Gran Premio Acerbis d’Italia urlando dentro il casco l’impotenza e il dolore alla spalla sinistra lussata in Grecia e rimessa a posto dopo troppo tempo. Solo 9°.
C’erano altri leit motiv nell’aria domenicale e tersa della Valli, e una dannata paura inglese dominata a stento e rimessa nelle mani di Matteo Cavallo e Thomas Oldrati, i migliori di Sabato, ma non di Alex Salvini. Invece il “Vendicatore” è uscito da un acuto di coraggio e di generosità e carattere che lascia senza parole. Di forza, rabbia, intransigenza, prima di tutto con sé stesso.
Si parte con il migliore Holcombe definitivamente “dimesso” dall’infermeria. Sabato ha vinto McCanney, stai a vedere che gli inglesi raddoppiano. Il controllo “tirato” è stato avvilito, più tre minuti, ma il terreno è ancora demolito e il caldo nell’umido fa ribollire. Holcombe, Oldrati, Salvini, l’inglese resiste in testa, poi vince Larrieu e alla fine del primoi di tre giri Salvini passa a comando con due Cross Test-capolavoro. Ancora Larrieu e ancora Oldrati, poi Salvini e di nuovo Larrieu. Bravo il francese, ma intanto alla fine del secondo giro Alex Salvini ha preso il volo, 40 secondi di vantaggio su Holcombe. L’ultimo giro registra la bella pressione di Larrieu e il miracolo Freeman, che riesce addirittura a vincere una Speciale nel suo Gran Premio Calvario con una clavicola rotta. Larrieu scavalca Holcombe ma Salvini è inarrivabile, gigantesco. La domenica assoluta della EnduroGP è sua!
Thomas Oldrati. Il Gran Premio Acerbis d’Italia è un forziere inesauribile di emozioni e di enormi soddisfazioni. Tranne che per Matteo Cavallo, vicinissimo ormai al successo storico ma piegato da una batteria fallata domenica. È la nota stonata dal Valli 2019, che però ci restituisce il migliore Thomas Oldrati, vincitore perentorio della E1 davanti a Rudy Moroni e allo stoico, incredibile, eterno Brad Freeman. Freeman conserva la leadership di EnduroGp e E1, Salvini è in testa alla E2, Holcombe riprende il suo camino nella E3.
C’è posto nel Gran Premio d’Italia delle Vali anche per un buon francese, Loic Larrieu vincitore della E2, per un bell’inglese tornato tra noi e primo della E3, Steve Holcombe, e per il fantastico Claudio Spanu alla prima vittoria nella Youth Enduro di cui… è leader.
Nella Storia, invece, va ancora una volta il Gran Premio Acerbis d’Italia nella declinazione perfetta e stupefacente della 43ma Edizione della Valli Bergamasche!
Rovetta, 21-23 Giugno. EnduroGP Gran Premio Acerbis d’Italia. Il Mondiale dove è nata la Storia è Storia tutti i giorni!
Titoli di Coda
EnduroGP Super Stars
Daniel McCanney, TM, Saturday
Alex Salvini, Honda, Sunday
Enduro 1 Star
Matteo Cavallo, Sherco
Thomas Oldrati, Honda
Enduro 2 Star
Loic Larrieu, TM, Saturday
Alex Salvini, Honda, Sunday
Enduro 3 Star
Daniel McCanney, TM, Saturday
Steve Holcombe, Beta, Sunday
Tracciato Star
10.000 Paletti
90 Mazze da 3KG (per piantare i paletti)
50 KM di Fettuccia
350 Lunch Box (corrisponde al dato per difetto dei Volontari)
2 Promoter – ABC Communication
Blanchard Alain + Bastien
3 Presidenti
Mr. Giuliano Piccinini – Mr. Andrea Gatti – Mr. Franco Acerbis
1 Moto Club
Moto Club Bergamo (+ il firmamento delle Sezioni)
1 Motor Party
(x tre giorni non-stop)
Leggende
Anders Erikson, Jarno Boano, Alessandro Botturi, Ivan Cervantes, Giuseppe Gallino, Giorgio Grasso, Gionni Fossati, Paul Edmondson, Ciryl Esquirol, Dario Croci, Alfons Hoevers, Joakim Johanson, Pierfranco Muraglia, Jeff Nilsson, Alessio Paoli, Tullio Pellegrinelli, Mario Rinaldi, Joan Roma, Gian Marco Rossi, Matteo Rubin, Angelo Signorelli, Fausto Scovolo, Didier Tirard, Dany Wirz
(Vince Ivan Cervantes)
Red Bull Epic Rise Star
Andrea Gasparini – Team “SU BEL DRIS”
Trofeo Del Centenario
Sabato 2T
Bana Nicholas 4T Baffi Andrea
Domenica 2T
Pasinetti Gabriele 4T Baffi Andrea
7 magnifici Comuni
Rovetta, Clusone, Gandino, Cerete, Songavazzo, Onore, Fino del
Monte