Prima prova del campionato mondiale di MOTO2 con il GP del Qatar e vittoria del giapponese Tetsuta Nagashima con la KTM (in realtà una Kalex, dopo l’abbandono in veste di costruttore della casa austriaca). Un Nagashima da record, visto che, dopo che le gomme hanno tradito Luca Marini (per 15 giri al comando), il sorprendente pilota nipponico ha sfoderato giri da record nella parte finale della gara, tagliando il traguardo con 1,3 di vantaggio.
Ha vinto davanti ad un tandem tutto italiano, composto da Lorenzo Baldassarri ed Enea Bastianini (Kalex), che si sono giocati in volata il podio davanti a Joe Roberts. Quinto posto per l’australiano Remy Gardner, figlio di quel Wayne Gardner che fu campione del mondo delle 500 cc nel 1987. Come detto, sfortunato Luca Marini (Sky Racing Team VR46), fratellastro di Valentino Rossi, che era stato a lungo in testa, ma poi era finito indietro per il deterioramento delle gomme e poi è caduto all’ultimo giro, dopo un contatto con Jake Dixon.
Grande, grandissimo, il riminese Enea Bastianini: sorpassi, adrenalina, suspance, il duello con Baldassarri è stato sontuoso, non facendo assolutamente rimpiangere la mancanza nel circus della MotoGP. Sempre a sgomitare, sempre in spinta, ma con una scarsa velocità di punta, che non gli hanno permesso di superare il “Balda”. Così, il commento a SkySport del pilota dell’Italtrans Racing Team: “Ho faticato con il motore, non riuscivo a superare nel rettilineo. Nel finale ero in difficoltà con Baldassarri, ci siamo ostacolati perdendo il contatto con Nagashima, che da parte sua andava davvero molto forte, aveva una marcia in più. Alla fine, comunque, ci siamo divertiti, è stata una gara tosta, vedremo se la prossima volta riusciremo a fare andare il motore più forte”.
Della serie: “Partito terzo, arrivato terzo”. Questa in sintesi la giornata qatariota di Enea Bastianini, presentatosi a Losail con il titolo di miglior rookie 2019 in nona posizione. E giudicato positivamente dal suo capotecnico Giovanni Sandi, uno che ha lavorato e vinto mondiali con grandi campioni, che lo etichettato come “uno di quelli buoni”, sul quale certamente fare affidamento e che può puntare molto in alto, anche alla conquista del titolo. “L’importante è finire sempre sul podio, gara dopo gara – ha aggiunto Bastianini – Poi, alla fine della stagione si tirerà la riga e si vedrà”. Due italiani sul podio dicono che la MOTO2 può essere un bel torneo per gli “azzurri”, anche nelle prossime gare.