Cairoli, Desaille, Herlings, niente di tutto questo, nella trasferta russa a Orlyonok, sul Mar Nero, nella sesta tappa del campionato mondiale cross MX2. Stretto a tenaglia fra i piloti GP e i piloti impegnati nel torneo europeo 250, il francese Stephen Rubini, in forza al Team Silver Action KTM, guidato da Mirko Madaschi, ha colto la sua miglior prestazione stagionale nel torneo iridato MX2. Un applauso, è doveroso. Infatti, nel GP di Russia ha conquistato due ottimi piazzamenti, un quinto posto in Gara 1 e un ottavo posto in Gara 2, che gli hanno permesso di installarsi nella casella n°7 della classifica di giornata.
Ad esaltarsi sul tracciato russo è stato Pauls Jonass, che ha piazzato una splendida doppietta. Il lettone ha dominato entrambe le gare, conquistando un doppio successo, fondamentale per la classifica generale: ora il pilota della KTM ha 20 punti di vantaggio sullo spagnolo Jorge Prado, suo compagno di squadra, che nel GP di Russia è arrivato secondo in entrambe le manche (distaccato di 11 secondi in gara1 e di un secondo e mezzo in gara2).
L’Italia può festeggiare grazie a un grande Michele Cervellin, che ha conquistato il terzo gradino del podio in gara2, giungendo a 39 secondi dal vincitore. Si tratta del migliore risultato stagionale per l’italiano che non era andato oltre il sesto posto in Trentino. In gara1, invece, è stato il britannico Ben Watson a completare il podio (Cervellin settimo).
Detto della cronaca, c’è da registrare il “crescendo” rossiniano di Stephen Rubini in questo avvio di stagione: il suo quinto posto in gara1 poteva essere qualcosa in più, visto che soltanto otto secondi lo distanziavano dal terzo classificato, il britannico Ben Watson. Niente da dire per gara2, dove il distacco dal possibile terzo gradino del podio era di 33 secondi. Comunque, una bella gara, che nostra chiaramente le potenzialità del pilota “orange”, prima punta della “factory” di Mirko Madaschi. Ora, Stephen Rubini è 19° in campionato, con 62 punti.