Stop, tutti a casa. Ennesima tegola sulla Maglia Azzurra impegnata nel FIM World Trophy della “Sei Giorni Internazionale di Enduro”, in corso di svolgimento in questi giorni, in Francia. Dopo la sfortuna capitata alla formazione azzurra nel Day1, quando il loverese Giacomo Redondi (Honda RedMoto), per un guasto meccanico ai freni, ha dovuto lasciare sul campo ben 21 minuti di ritardo, mandando in fumo ogni velleità di vittoria già in apertura di ISDE 2017; e dopo una parziale rimonta nei Day2 e Day3, con la squadra che ha recuperato fino alla settima posizione; ecco quello che non ti aspetti. Ancora una volta la sfortuna si accanisce sul team azzurro: giovedì 31 agosto, infatti, il bergamasco Thomas Oldrati (Husqvarna), uno dei quattro nostri alfieri azzurri, non ha potuto prendere il via per le conseguenze di una caduta rimediate nella quarta Prova Speciale del giorno precedente. Il pilota ha riportato una frattura al radio del polso sinistro che lo ha costretto al ritiro. Del resto, era inutile correre dei rischi, anche perché la situzione era ormai compromessa da giorni, considerando il pesante distacco rimediato nel Day1. L’Italia è così fuori dai giochi per un piazzamento di rilievo nella classifica finale. Insomma, saluti a tutti. La Maglia azzurra svanisce.
Thomas Oldrati ha commentato così: “Dopo la caduta di mercoledì, ho subito sentito un dolore fortissimo al polso, che, alla fine, si è concretizzata in una frattura al radio. Ho deciso di tutelarmi, anche perchè il 9 e 10 settembre devo correre gli Assoluti d’Italia a Trichiana e potrei essere campione italiano. Mi spiace aver abbandonato la squadra azzurra, ma non potevo veramente rischiare. Comunque, è sempre un onore indossare la maglia azzurra e il casco rosso”.
Relativamente alle prestazioni individuali, i piloti azzurri si sono comunque ben comportati: il bresciano di Darfo Davide Guarneri ha siglato l’ottavo tempo di giornata (4° tempo della classe E1) in 36’38”95, a 1’42” dal leader spagnolo Josep Garcia. Tra i primi 15 piloti in classifica anche il bolognese Alex Salvini e un sempre più pimpante Giacomo Redondi, rispettivamente 5° e 7° nella classe E2.
Per la cronaca, continua senza particolari difficoltà il cammino della nazionale femminile, ancora installata al quinto posto con Cristina Marrocco confermatasi la più veloce delle azzurre.
Applausi doverosi ai tre “Moschettieri” impegnati nella categoria “Motoclub”. Manuel Monni ed il nostro Emanuele Facchetti, di Treviglio, hanno nuovamente occupato le prime due posizioni della classe C3, con Lorenzo Macoritto nella “top 10” della classe C2. Il Motoclub Italia ha quindi mantenuto la prima piazza con un vantaggio di 13’’72 sull’Auvergne Elite.
E grandi cose hanno fatto i piloti della Maglia Azzurra Junior: i nostri portacolori proseguono con tenacia l’inseguimento alla Francia, squadra leader nella categoria riservata ai giovani. Su un terreno reso viscido dalla pioggia, Andrea Verona e Davide Soreca sono stati protagonisti di un’ottima giornata: il veneto, grazie a un tempo di 37’16’’75, ha chiuso al terzo posto tra gli Under 23, mentre il ligure (è di Bordighera) ha terminato il quarto giorno di gara con un crono di soli 3’’85 superiore a quello del compagno di squadra. I due si sono piazzati rispettivamente al 6° e all’8° posto della classe E1. Leggermente più attardato Matteo Cavallo. Al termine del Day4, l’Italia mantiene dunque la seconda posizione, perdendo solamente 5’’ dai piloti transalpini. Le due formazioni ora sono separate da 44’’73, mentre gli Stati Uniti sono terzi, a 1’15’’ dalla nostra squadra nazionale.