Applausi tutti bergamaschi per il selvinese Andrea Locatelli, che si è classificato al 10° posto nel GP di Assen, valido come ottava tappa del campionato mondiale della MOTO2. Ormai, ci ha preso gusto il pilota del Team Italtrans Racing, che sta dimostrando in questa fase del torneo iridato di aver trovato la forma giusta e l’affidabilità adeguata per fare grandi cose. Se già in Catalogna, sulla pista del Montmelò, lo avevamo esaltato e apprezzato per un bellissimo 11° posto, arrivata a confermare lo stupendo 8° posto del GP del Mugello, ad Assen, nel tempio del motociclismo, dove i piloti hanno dovuto per giunta imparare in fretta la parte nuova del tracciato, il 21enne selvinese si è ulteriormente confermato come uno dei piloti più in forma del circus della classe intermedia: per lui un 10° posto finale.

Evviva, ancora una volta della “top ten”, che ormai sta diventando il suo standard di risultato; ma peccato, perché il suo risultato finale poteva essere migliore.

Partito in griglia sull’ottava casella, e toccato il 7° posto nel lungo serpentone al primo giro, il “Loka” nei giri successivi ha sempre oscillato fra la 9^ e la 12^ posizione, superato prima da Quartararo, poi da Binder e da Lowes. A metà gara è 10°, una posizione che si cristallizza, finchè non inizia la bagarre con Binder; così, a sette giri dalla fine, Locatelli ha un bello spunto sull’”orange KTM” ed è nono. Ma ecco che all’orizzonte arriva lo spauracchio Lowes che, come prima mossa, supera Pasini, che in precedenza era scivolato piano piano da posizioni “top ten”.

Sembra tutto ok, con il “Loka” che quasi quasi fa un pensierino sull’ottavo posto, anche se Marini è davanti a 3 secondi. Invece, ecco il rush finale: a quattro giri dalla fine, Binder supera Locatelli e siamo in 10^ posizione; ma ecco, l’aiutino di “Ligabue memoria”, cioè la ruota posteriore che si sgonfia a Baldassarri (tragedia!): Locatelli è ancora nono. Ma quando tutto sembrava definito, ecco che Sam Lowes si ricorda di essere un campione e supera Andrea Locatelli: finale di gara 10° posto, a 14 secondi dal vincitore “Pecco” Bagnaia e a soli 2 decimi dal nono posto.

Certo, non arrabbiamoci per una posizione persa, ma cavolo, per soli 2 decimi. Nessun problema, perché come direbbe Guido Meda “Locatelli c’è!”. E da qui si riparte, per altri risultati stupendi, magari già dal prossimo GP di Germania, domenica 15 luglio, al Sachsenring, ultimo Gran Premio prima della pausa estiva.

Con i 6 punti conquistati ad Assen, Andrea Locatelli è 14° in classifica di campionato con 27 punti, alla pari con Luca Marini, e ad un solo punto proprio dal britannico Sam Lowes.

Andiamo ora alla cronaca dell’altra gara, cioè quella con uno sguardo stereografico e non “Bergamo centrico”.

Ad imporsi è stato Pecco Bagnaia che, leader in tutti i turni di prove libere e in pole position, ed in testa dal primo all’ultimo giro di gara con un passo formidabile, un “martello” sempre con un crono di 1’38”, vince ad Assen, mettendo a segno la quarta vittoria stagionale ed in carriera con lo Sky Racing Team VR46 nel Mondiale Moto2 (la sesta in carriera nel Motomondiale), involandosi sempre più al comando della classifica di campionato: con Miguel Oliveira sesto sono ora 16 i punti di vantaggio sul pilota portoghese, 34 nei confronti di Alex Marquez (3° preceduto da Fabio Quartararo oggi), 51 a scapito di Lorenzo Baldassarri costretto ad alzare bandiera bianca per la foratura dello pneumatico posteriore quando si ritrovava secondo.

Bagnaia, quindi, ha calato il poker: Losail, Austin, Le Mans, adesso anche Assen, tracciato della sua prima vittoria in carriera nel Motomondiale (2016, classe Moto3).

Per lui, 21enne pilota chivassese, una gara senza errori, un capolavoro per tutti i 25 giri in programma, vissuti in solitaria, dall’inizio alla fine.

Per al cronaca, 4° Schotter, 5° Mir, 6° Oliveira, 7° Marini 8° Binder, 9° Lowes, e 10° Locatelli. Solo 11° il riccionese Mattia Pasini, anche lui pilota del Team Italtrans Racing, apparso sottotono.