Il GP delle Americhe, valido per la MOTO2, andato in onda a Austin, capitale del Texas, non ha portato grandi risultati in casa del Team Italtrans Racing. Un Mattia Pasini non in gran forma, sicuramente penalizzato dalla scelta delle gomme dure, tanto da essere piano piano riassorbito dalla “pancia” della corsa, soprattutto nella parte centrale della gara, non è andato oltre un settimo posto. Sì, proprio un settimo posto, lui che ci aveva abituato fin qui ad altre prestazioni; forse, si è inceppato qualcosa, perché non sembrava di vedere il solito Pasini, arrembante, incalzante, sempre alla ricerca del sorpasso; forse, la moto non ne aveva stavolta, forse le gomme dure non hanno giocato bene su questo tracciato. Forse, sta di fatto che dopo un avvio promettente, Pasini è stato pian piano sorpassato: Bagnaia, Vierge, Schotter, Oliveira, al quinto giro è sesto.
Fortuna vuole, per lui, che al sesto giro, scivola sull’asfalto Schotter: così Pasini è quinto, ma ecco il fattaccio: all’11° giro, viene addirittura superato da un terzetto formato da Mir, Binder e Lecuona: insomma, gente che solitamente respira il fumo degli scarichi del riccionese. E’ ottavo, attardato, quasi spento nel suo incedere. Ma stavolta è andata così. Ecco, ancora la fortuna: cade Vierge, quindi è settimo. Ma da qui alla fine è un lento distaccarsi dal gruppo degli inseguitori, mentre là in alto, davanti a tutto, si svolge il grande capolavoro di “Pecco” Bagnaia, che dopo una bagarre all’ultimo sorpasso con Marquez, decide di schizzare via, involandosi da solo al traguardo. Un trionfo, un autentico capolavoro.
Francesco “Pecco” Bagnaia vince alla grande la gara di MOTO2, ad Austin, davanti allo spagnolo Alex Marquez, che era partito dalla pole position, e al portoghese Miguel Oliveira (KTM), autore di una stupenda rimonta. Ai piedi del podio, gli spagnoli Joan Mir e Iker Lecuona.
Per il pilota dello Sky Racing Team VR46 si tratta del secondo successo stagionale, dopo quello nel GP del Qatar.
Grazie a questo successo Bagnaia sale in testa alla classifica del Mondiale con 57 punti, dieci in più rispetto ad Alex Marquez e a Mattia Pasini.
Come nel 2017 (allora c’erano state le tre vittorie di Morbidelli), l’Italia inizia il Mondiale Moto2 con tre vittorie (in Argentina ha vinto Mattia Pasini). Se dovesse arrivare un successo anche a Jerez, nella prossima gara, il “tricolore” bisserebbe un record nella classe intermedia, raggiunto solo nel 1992. Allora, i primi 4 GP stagionali videro tre successi di Cadalora e uno di Reggiani.
E che dire di Andrea Locatelli, il 21enne selvinese, secondo pilota del Team Italtrans Racing? Una gara dignitosa, che gli ha fruttato un onorevolissimo 14° posto, che valgono ben 2 punti mondiali. Pensare che partiva dalla 21^ casella, frutto di una qualifica non proprio esaltante. Eppure, già al primo giro aveva superato sei piloti, portandosi subito in 15^ posizione. Poi, viene superato da Navarro, al quarto giro, e le cose sembravo complicarsi. Nella “pancia” della corsa si alterna fra la 15^ e la 16^ posizione. Viene superato da Aegerter, ma la caduta di Vierge lo porta in 15^ posizione. Bene, ma c’è di più. A tre giri dalla fine riesce a sopravanzare Quartararo, è 14°, una posizione che mantiene fino alla fine della gara.
Per Locatelli, seconda gara a punti mondiali (dopo il 15° posto in Argentina).