Mamma che botta, una bella tripletta è quella che confeziona lo spagnolo di Toledo Alvaro Bautista nella prima tappa del campionato mondiale Superbike, andato in onda nel fine settimana sulla pista di Phillip Island, in Australia. Un pronti via, per l’ex-pilota MotoGP al suo debutto in SBK, che sa di forza, energia, potenza, chiaro biglietto da visita per un 2019 iridato.
Dopo aver surclassato la compagine degli avversari in Gara1, Bautista inanella un “uno-duo” da brivido nella “Superpole Race” e in Gara2, portando a casa il successo pieno, il “triplete australe”. Niente da dire, da subito saluta la compagnia e inizia a martellare su tempi che i suoi avversari possono solo sognare.
Lo spagnolo della Ducati porta la sua Panigale V4 ad un triplo successo che in sede di vigilia molto non avrebbero mai pensato. Invece, tutti a vedere il codone della sua moto, per ben tre volte.
Superiorità imbarazzante, quindi, quella di Alvaro, che obbliga i suoi avversari a correre subito ai ripari. Ossa rotte soprattutto per il campione in carica Jonathan Rea (e per la sua Kawasaki), da quattro anni dominatore del mondiale, che ha già uno svantaggio in classifica di 13 punti.
Buona la prima, dunque, per il debutto assoluto della Ducati V4R, la prima Superbike a quattro cilindri della storia Ducati di Borgo Panigale. Peraltro, in un’annata che registra il ritorno sulla scena di Honda HRC, reparto corse più potente del mondo, e anche della corazzata BMW.
Come già detto, alla doppietta delle due manche di gara, Alvaro Bautista ha aggiunto anche il successo nella “Superpole Race” la sfida sprint (appena dieci giri) novità di quest’anno. Ebbene, proprio in questa gara si è visto Michael Rinaldi, il pilota riminese del Team Barni Racing, che ha fatto suo un ottimo ottavo posto, ma nulla ha potuto in Gara2, fermato da problemi tecnici (cambio della gomma posteriore) che lo hanno costretto ad una fermata al box. Rientrato ha concluso in ultima posizione, 16° ad un giro.
La gara ha visto sugli altri due gradini del podio il tandem della verde giapponese composto da Rea ed Haslam. Van der Mark è quarto e primo dei piloti Yamaha. L’olandese precede Lowes e Melandri. La quarta R1, quella di Cortese chiude all’ottavo posto, davanti a Laverty, altro ducatista. Decimo Camier.
Ora, tappa in Thailandia, a Buriram, il 16 e 17 marzo.
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